L’Ecocolordoppler cardiaco a riposo viene spesso chiamato anche ecocardiogramma, ma più semplicemente altro non è che un’ecografia del cuore.
È un esame specialistico che consente una diagnosi molto raffinata della salute del cuore.
Facciamo qualche domanda al
Dott. Mattia Cominacini
Specialista in Medicina Interna ed esperto in scompenso cardiaco
D: Che cosa è in grado di valutare il medico che esegue l’ecografia del cuore?
R: Con l’ecografia cardiaca possiamo valutare le dimensioni e lo spessore delle camere cardiache, i grossi vasi del torace, la cinetica dei ventricoli, il funzionamento degli apparati valvolari, la stima delle pressioni intracavitarie e le patologie del pericardio.
D: A quali tipologie di persone é consigliato l’ecocolordoppler cardiaco?
R: A tutte le persone in cui si sospetti o si voglia escludere una patologia cardiaca o il coinvolgimento cardiaco da parte di una malattia sistemica.
D: Può essere eseguito semplicemente come esame o sarebbe preferibile contestualizzarlo in una visita specialistica più completa?
R: È sempre preferibile contestualizzare l’esame in una visita specialistica. Il contesto clinico del paziente aumenta sicuramente l’accuratezza diagnostica dell’esame.
D: Serve una preparazione particolare del paziente o si può eseguire in qualunque condizione?
R: Solitamente non occorre alcuna preparazione specifica tuttavia per alcuni uomini particolarmente irsuti (con abbondanti peli sul petto) è consigliabile la depilazione della zona anatomica coinvolta nell’esame ecografico.
D: Quali patologie si possono prevenire grazie a questa ecografia specialistica?
R: L’ecografia cardiaca a riposo consente la diagnosi della maggior parte delle patologie cardiache. Non consente tuttavia la diagnosi diretta di un’eventuale malattia coronarica per la quale è necessario invece ricorrere ad altri tipi di esami.
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